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Il pavimento radiante a secco
Un'ottima soluzione nel caso di ristrutturazioni, ma anche innovazione per le nuove costruzioni energeticamente efficienti.
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Il contesto
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Siamo a Roma, quartiere Montespaccato, zona climatica D. Il nuovo proprietario di un appartamento di 120 mq, in fase di ristrutturazione, vuole installare un pavimento radiante per il riscaldamento. La classe energetica dell'appartamento è una F. L'impianto termico esistente è costituito da una caldaia a gas e da radiatori in ghisa. A seguito di un sondaggio sul solaio si stabilisce che lo spessore disponibile è di circa 6 cm.
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La soluzione individuata
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Il pavimento radiante tradizionale, inizialmente preso in esame, è costituito dal pannello isolante e dai tubi sovrastanti, e necessita di circa 9 cm di spessore, in quanto occorre considerare circa 3-4 cm per il massetto termico, oltre, ovviamente, il sistema radiante stesso e il rivestimento scelto (ceramica, parquet, ecc.). Per evitare un'eccessiva riduzione dell'altezza dei locali, si propone il pavimento radiante a secco. Questo sistema (costituito da lastre di fibrogesso) offre la possibilità di realizzare un pavimento radiante in soli 2 cm, sopra il quale viene direttamente posato il rivestimento.
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Come tutti i sistemi a pannelli radianti, il pavimento radiante a secco è in grado di assolvere sia alla funzione di riscaldamento sia a quella di raffrescamento estivo - se abbinato ad un generatore a pompa di calore e a un sistema di deumidificazione.
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L'installazione
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Le lastre di fibrogesso vengono incollate direttamente sul pavimento esistente.
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Successivamente, si posano le tubazioni, di sezione minore rispetto ad un pavimento radiante tradizionale ma con passo di posa più stretto.
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Uno strato di 2 mm di livellina, permette di preparare il fondo per la successiva posa del rivestimento.
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La posa del rivestimento avviene in maniera classica.
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I risultati
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Il livello del pavimento si è alzato di soli 3 cm, avendo scelto di non demolire quello esistente. Oltre ad aver contenuto i costi di realizzazione, il pavimento a secco presenta un'altra fondamentale caratteristica. L'inerzia del sistema è bassissima grazie all'assenza del massetto termico, e questa particolarità si traduce in una veloce risposta dell'impianto termico nel raggiungere i valori di temperatura e comfort desiderati. La ridotta inerzia termica, rende il pavimento a secco una soluzione ideale anche nelle nuove costruzioni (solitamente ben coibentate), in cui risulta essere completamente inutile e poco pratico un radiante ad alta inerzia. Nel grafico sottostante la curva di risposta di un pavimento tradizionale, in cui la variazione di 1 °C sul termostato viene soddisfatta dopo circa 9 ore.
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Qui sotto, la curva di risposta di un pavimento radiante a secco. Si può notare che la variazione di 1 °C sul termostato ambiente viene soddisfatta nel giro di circa 1 ora.
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Al fine di regolare i parametri termo-igrometrici degli ambienti, l'impianto verrà corredato dal nostro sistema di termoregolazione multizona Termogea Touch con controllo da remoto tramite smartphone. I dati raccolti sono archiviati e visualizzabili sulla piattaforma Telegea, consentendo al Cliente il monitoraggio e la gestione dei propri consumi energetici.
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Grati per l'attenzione, siamo a disposizione per ogni approfondimento
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telefonando al numero 0691385846 oppure scrivendo all’indirizzo info@climagea.it
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