L’IMPIANTISTICA AI TEMPI DEL CORONAVIRUS – PARTE 3/4

RISTRUTTURAZIONE DI UN IMPIANTO TERMICO CON MONITORAGGIO REMOTO DEI CONSUMI

VALUTAZIONE PRELIMINARE DI FATTIBILITA’ TECNICO-ECONOMICA

Con la piattaforma in cloud Climagea, siamo in grado di eseguire analisi di fattibilità, offerte economiche, progettazioni, collaudi e manutenzione da remoto.
Siamo inoltre specializzati nei sistemi di termoregolazione con controllo remoto da smartphone. Climagea assicura supporto tecnico e commerciale in tutte le fase di vita dell’impianto.

Coronavirus e gestione a distanza degli impianti termici

Gli scenari che si vanno delineando a causa del Coronavirus ci vedono convivere a lungo con le attuali misure di distanziamento sociale. Di qui è nata l’esigenza di presentare questo caso di studio. Infatti i sistemi di controllo, monitoraggio e configurazione remota degli impianti termici adottati in questo progetto possono essere uno spunto per l’esercizio a distanza della professione in questo nuovo contesto lavorativo.

IL CONTESTO

Coronavirus e il controllo remoto dei consumi.

Porzione di edificio bifamiliare su tre livelli di 300 mq. a Roma

Nel 2019 il proprietario ci contatta per sostituire la sua caldaia a gas con un generatore a pompa di calore. Di recente è stato installato un impianto fotovoltaico da 6 kW. Pertanto, per abbattere gli elevati costi del gas, la sua idea è quella di soddisfare i consumi per il riscaldamento dell’abitazione impiegando energia elettrica. L’immobile, di costruzione degli anni ’80, è dotato di radiatori tradizionali in alluminio.

LA SOLUZIONE

Monitoraggio preliminare dei consumi

Grazie alla nostra piattaforma CLIMAGEA vengono condivisi i dati di input del progetto. Il proprietario ha caricato sulla piattaforma le bollette degli ultimi tre anni. La media dei consumi annui di gas metano che si rileva nell’analisi è di circa 1.700 smc. Siamo a marzo e la stagione invernale deve ancora finire. Decidiamo pertanto di installare un sistema di monitoraggio per individuare gli ambienti che presentano eventuali criticità dal punto di vista termico. Ad esempio gli ambienti scarsamente coibentati oppure esposti a Nord. Svolgiamo anche un monitoraggio sull’utilizzo che il proprietario fa dell’immobile e su come questo impatta sulla domanda energetica per il riscaldamento. Per esempio definiamo la programmazione delle zone notte e giorno. Il monitoraggio CLIMAGEA ci mostra in maniera estremamente facile gli storici delle temperature nei vari ambienti della casa:

Coronavirus e contabilizzazione remota dei concumi - Grafico temperature

Si evidenziano un consumo di base e dei picchi durante il fine settimana del 23-24 marzo a causa dell’utilizzo della grande sala hobby. Proponiamo quindi un sistema costituito da 2 pompe di calore NIBE F2040 che lavorano in cascata in modalità master-slave. In questo modo possiamo coprire il fabbisogno primario con il minimo dei consumi elettrici e integrare all’occorenza i picchi con la seconda pompa. Ne consegue un progetto termico con una prima simulazione energetica atta a calcolare i consumi post intervento. Questa simulazione prefigura 4.500 kWh/anno di energia elettrica consumata dalle due pompe di calore.

Coronavirus e supervisione remota della centrale termica.

Collegati alla demo del nostro SISTEMA CLIMAGEA per una prova:
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Integrazione impianto fotovoltaico con le pompe di calore

Lo step successivo è quello di proporre un sistema di integrazione e ottimizzazione tra il fotovoltaico esistente e le pompe di calore. A questo scopo utilizziamo il Sistema Termogea di monitoraggio e gestione dell’autoconsumo. Questo Sistema può infatti intervenire sulle pompe di calore modificandone il comportamento in base alla maggiore o minore produzione di energia elettrica da parte dell’impianto fotovoltaico. Il risultato è che nei momenti di maggiore produzione possiamo attivare le pompe di calore anche se il fabbisogno dell’edificio è soddisfatto. In questo modo, grazie all’accumulo di acqua calda nei serbatoi presenti nel locale tecnico, l’energia elettrica prodotta dal fotovoltaico viene immagazzinata sotto forma di energia termica. A questo proposito si tenga presente che la valorizzazione economica dell’energia elettrica immessa in rete è di molto inferiore al risparmio che si consegue con il mancato acquisto di combustibile per la caldaia.

Coronavirus e lettura remota dei consumi energetici

Così facendo si ha un doppio beneficio.

  • Si aumenta l’autoconsumo (vedi l’area azzurra nel grafico soprastante indicata come “Autoconsumata in più”).
  • Si riduce ulteriormente la spesa per il riscaldamento, arrivando ad una stima annua compresa fra i 3.500 e i 4.000 kWh di energia elettrica per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria.

In questo modo si è passati da una spesa annua di ca. 1.700 euro per l’acquisto del gas, a una spesa di ca. 800 euro/anno per l’energia elettrica che alimenterà le pompe di calore. Il risparmio su base annua è indicativamente del 50%.

CONCLUSIONI

Riportando questa nostra esperienza abbiamo voluto evidenziare come, attraverso il cloud computing e gli applicativi di monitoraggio e controllo, la nostra piattaforma CLIMAGEA ha reso possibile:

  • La stesura di uno studio preliminare di fattibilità tecnico-economica dell’intervento scambiando informazioni in maniera veloce e sicura fra soggetti fisicamente lontani.
  • Un opzionale intervento di monitoraggio remoto con il quale, aggregando tutti i dati raccolti, abbiamo meglio definito il quadro delle attività da svolgere.
  • Il monitoraggio post-intervento e l’eventuale affinamento delle impostazioni dei parametri termo-igrometrici nel sistema Climagea. Due attività che hanno il duplice obiettivo di ottenere la massima efficienza energetica dell’impianto e ottimali condizioni di comfort negli ambienti.

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